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Il 26 e 27 marzo 2024 si sono tenute le finali della quattordicesima edizione del Campionato Nazionale delle Lingue promosso dall’Università di Urbino. 

Una studentessa di francese del nostro liceo si è qualificata alla fase finale del Campionato, che è stato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito nel Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze. Ecco come la nostra studentessa ha vissuto la sua esperienza a Urbino:

“Crescita personale, integrazione culturale, desiderio di mettersi in gioco ed eccellenza”: questo è il motto del Campionato Nazionale delle Lingue organizzato dall’Università di Urbino. Una proposta da non perdere, che può essere ragione di grandi emozioni e soprattutto di una miglior conoscenza delle proprie capacità e dei propri limiti.

Dopo aver passato la fase istituzionale, dove veniva selezionato il miglior candidato per ogni lingua in gara (francese, tedesco, inglese, spagnolo), a gennaio ho scoperto, con mia grande sorpresa, di essere rientrata tra i primi 40 studenti di lingua francese, sancendo la mia partecipazione alla semifinale. Successivamente, l’emozione provata alla scoperta di essere arrivata tra i primi 15 in Italia, e di essere quindi arrivata in finale, è stata indescrivibile. Questa emozione mi ha accompagnata anche durante il mio viaggio ad Urbino, città rinascimentale ed estremamente interessante, che mi ha accolta nell’ultima emozionante fase di quest'avventura. L'esperienza ad Urbino mi ha regalato nuove amicizie, una nuova sfida personale e un'ulteriore possibilità di crescita. Ciò che mi ha colpita durante la prova finale svolta ad Urbino, è stato il clima di collaborazione, privo di rivalità tra concorrenti. Vorrei spiegare questa sensazione nella lingua che mi ha portata ad Urbino:

C’était une expérience extrêmement positive et qui m’a enrichi au niveau personnel, en me permettant d’être plus consciente de mon niveau de français et même de connaître des personnes de toute Italie, qui éprouvaient les mêmes émotions que moi. La chose la plus positive et peut-être surprenante était l’absence de conflictualité entre les personnes qui théoriquement se défiaient, car il y avait vraiment une ambiance d’amitié, d'harmonie, de tranquillité et d’envie de découvrir et de vivre cette expérience au mieux.