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“Perché diventare donatori di midollo osseo?”

di Chiara Minati (3D)

L’unica cura efficace contro molte malattie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi consiste nel trapianto di midollo osseo. Purtroppo, solamente una persona ogni 100.000 è compatibile con chi è in attesa di una nuova speranza di vita.

E se fossi proprio tu? Come potresti dare il tuo contributo? ADMO è la risposta che cerchi!

L’Associazione Donatori di Midollo Osseo, nata a Milano il 13 maggio del 1991, è un’organizzazione libera, indipendente, apartitica ed aconfessionale che ha come obiettivo quello di formare una banca dati di donatori il più vasta possibile. Non ha fini commerciali o di lucro ed affianca all’impegno nelle donazioni, numerose attività di raccolta fondi e sensibilizzazione (da vedere il video “Donatori ADMO, donatori di vita”). A quest’ultimo proposito è stata realizzata l’intervista che segue alla Dott.ssa Monica Fantini, socia e responsabile della comunicazione per ADMO Trentino oltre che potenziale donatrice di midollo osseo. 

Donare è un gesto semplice che può salvare una vita” ci racconta la Dottoressa: “Vuol dire mettersi a disposizione di chi ne ha disperato bisogno”. Solo il 30% dei malati richiedenti un trapianto di midollo riesce, infatti, a trovare un donatore compatibile. Un numero ridicolo se si pensa a quanto sia facile registrarsi nella banca dati. I requisiti non sono proibitivi: avere tra i 18 e i 35 anni, non soffrire di patologie che potrebbero essere trasmesse attraverso il sangue e godere in generale di buona salute.

Si parte con la compilazione di un modulo online e di una liberatoria per l’utilizzo dei propri dati entrambi scaricabili dal sito di ADMO. Al momento della spedizione dei moduli all’indirizzo di posta preposto (info@admotrentino.com) verranno comunicate data ed ora di un appuntamento in una delle numerosi sedi dall’associazione dove un medico effettuerà la tipizzazione, un semplice esame del sangue al fine di definire le caratteristiche genetiche del nuovo donatore. Raccolti questi dati si viene ufficialmente inseriti nel Registro Nazionale dei Donatori di Midollo Osseo, a sua volta connesso a una banca dati internazionale. In questo modo il potenziale donatore diventerà speranza di vita per chiunque nel mondo abbia bisogno di lui. Se poi avrai la fortuna di essere quell’1 su 100.000, verrai contattato dai soci nella tua zona. 

Cogliendo l’occasione, alcuni falsi miti vanno sfatati.

Il prelievo da parte dei medici per confermare la tua disponibilità a donare cellule staminali non avviene dalla colonna vertebrale ma consiste in un prelievo di sangue. Nel raro caso in cui le cellule ematiche del donatore non siano idonee, il prelievo avviene dal bacino e previa anestesia totale. L’operazione non è quindi in alcun modo pericolosa e assolutamente gratuita. Il consumo, se occasionale, di sostanze stupefacenti, alcolici, tabacco o marijuana così come i rapporti sessuali non protetti non con un partner abituale, non preclude la possibilità di iscriversi nella banca dati ma può essere un ostacolo nel caso di una eventuale donazione. I tatuaggi non sono considerati come causa impediente seppur debbano essere passati almeno 4 mesi del momento della realizzazione al momento del prelievo.

“Donare vuol dire smettere di pensare con il cervello e iniziare a pensare con il cuore” conclude la Dottoressa: “Il trapianto è l’ultima spiaggia per chi soffre di queste malattie, il piano Z per cui si opta quando anche la chemioterapia non subisce gli effetti sperati. È spesso un processo molto lungo e doloroso non solo per il paziente ma anche per tutti i cari che gli stanno attorno. Non lasciate che il dolore di malattie del genere vi tocchi per accorgervi che c’è bisogno del vostro aiuto.”

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