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In linea con il trend che ha caratterizzato la didattica di quest’anno scolastico, anche l’edizione 2020/21 di Word Games, torneo di dibattito in lingua inglese, si è tenuta on line ma non per questo è stata meno coinvolgente ed emozionante per tutti i partecipanti.

Il team del liceo Scholl quest’anno era composta da studentesse appartenenti a diverse classi che hanno volontariamente scelto di mettersi in gioco e cercare di avere la meglio sulla squadra avversaria “a suon di parole,” appunto.

Gli organizzatori del torneo, IPRASE e Università di Trento, hanno scelto un tema decisamente attuale per l’argomentazione assegnata alla nostra scuola: Effective governance relies on the involvement of experts proven in their field (un’amministrazione governativa efficace si basa sul coinvolgimento di esperti comprovati nel loro campo). 

Ispirate dalle preziose informazioni condivise dal prof. Palman e dalla prof.ssa Hellmuth e coordinate dal prof. Santangelo e dalla prof.ssa Pedrotti, le nostre ragazze hanno abilmente argomentato la loro tesi e con altrettanta bravura e caparbia hanno contro-argomentato quanto sostenuto dalla squadra avversaria, il liceo Da Vinci di Trento, portandosi a casa una bella e meritata vittoria.

Le oratrici per la nostra squadra sono state Marianna Bertotti, Laura Girardi, Silvia Lunelli e Chiara Minati, quest’ultima nominata migliore oratrice della partita, tutte provenienti dalla classe 3D. Le altre componenti del team, non meno importanti in quanto elementi essenziali per costruire la contro-argomentazione e mantenere alto lo spirito della competizione, sono state Giulia Stifter (4B), Giulia Redi e Alice Taddei (4G), Giulia Leonardi e Marwa Zaroualate (3D).

La ricaduta educativa di questo progetto è indiscutibile per tutti i soggetti coinvolti in quanto molti sono le abilità in gioco nella gara di dibattito. Per i ragazzi infatti non si tratta solo di utilizzare e affinare le doti linguistiche e ampliare il proprio bagaglio culturale grazie ai temi proposti; altrettanto stimolante è la sfida di vincere la paura di parlare in pubblico e sostenere le proprie idee sviluppandole in un clima di lavoro di squadra.

Augurandoci di poterci essere anche l’anno prossimo magari con una rappresentanza ancora più nutrita, rinnoviamo i complimenti alle nostre brillanti debaters.