Poesie di Giulia Ferigolli
La studentessa Giulia Ferigolli di 5G, appassionatasi alla poesia nella classe seconda (2016-2017) sotto la guida della prof.ssa Angela Postiglione, nel 2019 ha raccolto le proprie liriche in un elegante volumetto, corredato da splendide fotografie in bianco e nero che instaurano con un esse elaborato rapporto evocativo.
Il libro – intitolato Eterni istanti di attimi – è stato accolto nella Biblioteca della Scuola.
Giulia ha quindi partecipato con alcuni dei suoi testi al Concorso Internazionale di Poesia “Il Tiburtino”, approdando alla Finale.
Pubblichiamo qui una selezione delle sue poesie.
Poesie
Spazzati via da una quieta tormenta
i pensieri impalpabili
mentre resto impassibile
nell'istante impercettibile
tra immobilità di silenzio strillante
***
Fluttuo come una piuma
come un camino che fuma
i pensieri vagano inermi
confusi in cieli eterni
come fluttuanti aquiloni
dispersi tra delusioni
condannati alla reclusione
come le gocce nell'alluvione
***
Pensiero sbarrato:
ritorna
riecheggia
rimembra
rimbomba
l'eco.
Silenzioso frastuono
assordante.
***
Eco:
Sono cresciuta nel mare
nella mia chioccia
si è imprigionato il rumore
una mano a cui piacevo
ma non mi amava
mi ha portata con sé.
Dentro di me schiuma, onde, salsedine
se qualcuno mi ascolta sente
l’eco delle mie grida
scroscianti
***
Dalla cresta dell’orizzonte
osservo la vita
abbracciata
solo
dalle nuvole
piango
come le montagne
***
L’istante si dissolve celato
e con lui sfuma l’esistenza
Voltandomi intravedo il passato
simile a luci senza sequenza
Soffi di vento svelano l’immoto
che sorge come un’eclisse
e logora il mio impotente animo
Un solco nel terreno... un terremoto
una ruga sul viso... la coscienza di sé
la scossa di un attimo
pari dolore
***
I ricordi perforano le speranze
come lampi di colore nel cielo monotono
come raggi che trafiggono veli e muri di nuvole
come riflessi incerti e barcollanti tra le onde
come cristalli pungenti che spezzano l'armonia
come fiamme di fuoco che creano fuliggine oscura
come nebbia inconsistente maschera la devastazione.
La memoria macerie di rovina.
Noi gocce d’aria nel deserto.