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Matilde di Canossa

È importante ricordare questa grande donna che è stata una delle protagoniste nella lotta tra papato e impero dell’XI secolo. 

Potente feudataria e ardente sostenitrice del papato come straordinaria alleata di Papa Gregorio VII per la lotta delle investiture.

Matilde nacque intorno al 1045 -1046 d.C. a Mantova, era la figlia terzogenita di Bonifacio terzo e Beatrice, duchessa di Lorena.

Fin da piccola Matilde ricevette un’elevata educazione per via del suo rango; all’età di sei anni perse il padre e venne fidanzata a Goffredo di Lorena, il cui padre, Goffredo il Barbuto, sposò in seconde nozze sua mamma.

I rispettivi patrimoni territoriali formavano un imponente blocco di feudi in Lombardia, Emilia e Tuscia che divennero pericolosi e temuti  dall’imperatore Enrico III il quale intervenne in Italia per appropriarsene e mentre Goffredo scappò, Beatrice e sua figlia rimasero in balia dell’imperatore e furono condotte prigioniere in Germania.

Nel 1056  Enrico III morì e dunque madre e figlia riottennero  la libertà, parte delle proprietà e tornarono in Italia.

Matilde mostrava abilità politiche e in prima persona prendeva parte a trattative diplomatiche e concludeva negoziati. Oltre a ciò  Matilde approfondì la sua conoscenza dei testi sacri e delle questioni teologiche, così crebbe con un profondo senso religioso; a questo punto Matilde strinse una forte alleanza con Papa Gregorio VII che avrebbe voluto vedere potenziata e rigenerata la Chiesa secondo le idee della riforma dell’XI secolo.

Matilde desiderava la vita monastica ma dovette necessariamente sposarsi altrimenti  avrebbe dovuto astenersi dalla sfera politica. 

Nel 1076 il marito Goffredo di Lorena  e sua mamma morirono e lei rimase sola sostenuta da Gregorio VII.

Nel violento conflitto tra papato e impero Matilde appoggiò  il papato pur non giungendo ad una completa rottura con l’imperatore; donò a San Pietro tutti suoi beni conservandone solo l’usufrutto che poi sarebbe passato alla Chiesa. 

Nonostante le minacce verso Matilde da parte di Enrico IV lei rimase ferma nel suo atteggiamento e aiutò inoltre il Papa ad armare un esercito antimperialista mantenendo rapporti con i principi germanici che aveva indotto ad abbandonare Enrico IV e a passare dalla parte del Papa. 

Nel 1085 morì anche Gregorio e l’imperatore occupò Roma; Matilde così si trovò  sola a difendere la riforma papale ma non non mancarono comunque alcuni suoi successi sulla parte imperiale come la vittoria di Sorbara e l’elezione di Papa Vittorio III e di papa Urbano ll.

Nella sua vita esisteva soprattutto il primato della politica, così, per avere un appoggio ai suoi programmi anti imperiali, sposò il duca Guelfo di Baviera che era un avversario dell’imperatore.

Nel 1097 Matilde partecipò al Sinodo Lateranense tenuto a Roma da Urbano II che rappresentò la definitiva vittoria di Roma sull’impero e si separò dal duca Guelfo di Baviera il quale si riconciliò con l’imperatore. 

Matilde di Canossa non fu contraria a stabilire un rapporto meno conflittuale con il nuovo imperatore nonostante fosse in contrasto con il pontefice ed infatti  gli diede  la possibilità di passare con il suo esercito attraverso i suoi feudi.

Negli ultimi anni di vita Matilde intensificò la sua attività benefica a favore delle numerose chiese e dei monasteri finché all’età di 69 anni morì. Venne ricordata nella” Vita Matildis” dal cronista Donizione il quale esalto’ la figura di questa nobildonna denominata “onore e gloria d’Italia”.

Dobbiamo inoltre sottolineare l’eccezionale coraggio, la determinazione e in particolare la sua capacità di condurre per molti anni un’azione politica perseguita con costanza e lucidità nonostante i continui rischi a cui si espose;  mai dimenticata nel corso del Medioevo, è  sempre stata ricordata come una donna dai  grandissimi meriti.

La tradizione inoltre ha assegnato a Matilde un ruolo di primo piano nella fondazione dell’Università di Bologna: l’Alma Mater Studiorum

di Matilde Oberbizer, 3G